E-cig, in Usa è scontro giudici-Governatori

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Negli Usa è davvero caos in fatto di sigarette elettroniche. Con i Governatori di più di uno Stato che dispongono divieti di commercializzare liquidi per lo svapo e giudici che, invece, annullano quelle stesse decisioni.

È quanto verificatosi (anche) in Montana ed in Oregon dove, appunto, con altrettante sentenze, i Magistrati hanno, di fatto, congelato i divieti che erano stati disposti dai vertici degli Stati rispetto alla possibilità di commercializzare liquidi che avessero aromi diversi da quelli al tabacco. Divieti che erano stati imposti sulla base del presupposto che i “sapori” fruttati potessero attirare maggiormente i giovani. E su questo si potrebbe anche discutere. Totalmente sballato, invece, l’altro presupposto che pure sta alla base delle disposizioni dei Governatori. Ovvero quello relativo alla presunta pericolosità della sigaretta elettronica ritenuta come la “causa” della oramai famosa epidemia di malattie polmonari avutasi in Usa. Una congettura falsa che ha portato, però, i Governatori del Montana e dell’Oregon ad emanare provvedimenti buoni a tenere gli adolescenti lontani da questa pratica.

Si tratta di decisioni che hanno innescato una forte reazione nel mercato – perchè il danno economico per i venditori sarebbe significativo. Ma anche un vero e proprio terremoto interistituzionale. Perchè, ancora una volta, come detto, Governatori e giudici si ritrovano l’uno al cospetto dell’altro. E come già successo in Michigan e presso lo Stato di New York, anche i nuovi tentativi hanno impattato contro i tribunali. Le Corti d’Appello dei due Stati hanno rapidamente accolto le istanze di aziende che avevano proposto ricorso sospendendo i divieti nell’attesa del successivo giudizio di merito.

IN MONTANA GOVERNATORE SI APPELLA A CORTE SUPREMA

E se in Oregon pare sia stato accettato il dispositivo, in Montana il Governatore promuoverà controricorso presso la Corte suprema, Organo giurisdizionale superiore. Con esso chiedendo la riforma della pronuncia del primo grado.

Di fondo, tuttavia, negli Usa v’è un problema di competenze costituzionali e di facoltà che spesso vengono abusate da parte dei Governatori. Che, in nome di esigenze di pubblica sicurezza (molto spesso forzate, come nel caso dei divieti in questione), tentano di avventurarsi in un ambito normativo che, per quel che riguarda la particolare fattispecie, tocca al Governo federale.

Intanto, però, è sospiro di sollievo per il mondo svapo: i divieti, al momento, restano nei cassetti dei Governatori

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- Scritto da Arcangelo Bove