Le notizie sulle pseudo epidemie da svapo, “made in Usa”, altro non hanno fatto che distrarre l’opinione pubblica dai vantaggi che la sigaretta elettronica può recare alla salute umana. E’ questo il concetto evidenziato da David Abrams, docente della New York University. Le riflessioni dell’accademico, contenute in un’intervista dallo stesso rilasciata a Cbs News, sono state riprese dall’Anafe – associazione nazionale produttori fumo elettronico – attraverso la vetrina social.
“Penso che abbiamo dimenticato che 120 anni fa – sono le dichiarazioni del medico Usa – la tecnologia dirompente era il distributore di sigarette. Che ha letteralmente causato questa epidemia di cancro ai polmoni e altre malattie. Ed ora abbiamo l’opportunità, 120 anni dopo, di sbarazzarci della sigaretta con una nuova tecnologia che fornisce nicotina in modo molto soddisfacente. Senza i danni maggiori della combustione del tabacco. Se perderemo questa opportunità – ha fatto ancora presente Abrams – penso che avremo sprecato la più grande opportunità di salute pubblica che abbiamo avuto in 120 anni per liberarci delle sigarette e sostituirle con una forma molto più sicura di nicotina per tutti”.
ABRAMS ED IL GRAN PARADOSSO
Abrams coglie perfettamente il paradosso della vicenda. Si fa risuonare l’allarme planetario per un paio di decine di decessi che non sono da ricondurre all’e-cig in quanto tale – ma all’uso di droghe e composti chimici infilati impropriamente nei dispositivi da svapo. E ci si dimentica dei milioni di morti che il fumo tradizionale ha causato da oltre un secolo a questo parte. E, soprattutto, si tenta di insabbiare il grande vantaggio per la salute pubblica che sarebbe connesso ad un “investimento” sulla sigaretta elettronica.
L’uscita di Abrams, tuttavia, è significativa. Perchè, non lo si dimentichi, il terremoto mediatico è originato proprio dagli Usa in uno alle prime morti “sospette” verificatesi negli ospedali di alcuni Stati. Associando a ciò che la riflessione è scientificamente autorevolissima, si deduce come anche Oltreoceano non tutti siano proni al complotto.
“Anche negli Stati Uniti gli esperti stanno esprimendo forte scetticismo verso l’attacco mediatico condotto contro le sigarette elettroniche”, commentano dall’Anafe. Si spera in una contro-campagna pro-verità perchè la confusione artatamente sollevata non fa altro che giocare con la vita delle persone.
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- Scritto da Arcangelo Bove