La pacchia è finita. Meglio dirsi, sarà un po’ meno pacchia. Andorra diventa, infatti, un po’ meno isola felice per spagnoli e francesi che da sempre li si recano a fare rifornimento di sigarette (classiche) approfittando dei costi decisamente più bassi rispetto a quelli dei rispettivi mercati nazionali. Accordi occorsi tra le due Nazioni limitrofe ed il piccolo Principato dei Pirenei, infatti, hanno stabilito, in sede di quelli che sono stati veri e propri negoziati, provvedimenti tesi a rendere meno netta la differenza di prezzi tra i vari mercati.
Provvedimenti che sono concretamente in vigore dal 23 Ottobre. Andorra, infatti – Stato di appena 85.000 abitanti e 468 chilometri quadri di estensione – è noto per essere paradiso fiscale, peculiarità che consente di accedere a beni e servizi, in virtù della pressione fiscale irrisoria, a costi decisamente più ridotti rispetto a quelli dei Paesi prossimi. Ed è per questo che carovane di persone, specie quelle che vivono maggiormente a ridosso dei confini, erano e sono solite sconfinare per andarsi a rifornire di quanto di necessità, facendone quindi uso, in casa propria. Una pratica che ha funzionato – e bene – anche per quel che riguarda le sigarette.
GAP ASSOTTIGLIATO: RIFERIMENTO AL MERCATO SPAGNOLO
Ora, però, si vuole “calmierizzare” (al contrario) il settore: i prezzi di Andorra, come accordi intercorsi con i due Paesi confinanti, resteranno – si – certamente più bassi ma non più con divari ciclopici. Un pacchetto di sigaretta venduto ad Andorra, infatti, non potrà costare meno del 30% rispetto a quello meno costoso reperibile sul mercato spagnolo. Che ha costi più bassi rispetto a quello francesce. Esempio pratico: se il pacchetto di sigarette meno costoso in Spagna costa 5 euro, ad Andorra non potrà costare meno di 3,50 euro. Questo per assottigliare il gap che, come detto, comunque resterà. Ma che sarà meno appetibile a tutela degli esercenti dei tabacchi ispano-francesi ad oggi danneggiati dalla vicinanza al confine andorriano
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- Scritto da Arcangelo Bove