Svizzera e sigarette, limitazioni su vendita e pubblicità

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Le restrizioni a svapo e tabacco appartengono anche ai nostri vicini di casa. E non solo ai “remoti” Paesi dell’Asia.

La Svizzera, infatti, stringe su pubblicità e vendita di sigarette (al tabacco o elettroniche che siano). E’ questo il contenuto di un progetto legislativo che è ora al vaglio degli Organi elvetici. Ed il cui obiettivo è quello di porre freno alla “circolazione” delle sigarette tra i minorenni. La Commissione della Sicurezza sociale e della Sanità ha acceso disco verde alla riforma. Con previsioni che sono ancora più stringenti rispetto a quelle che già erano state previste dal Consiglio federale. La Commissione, infatti, ha aggiunto ulteriori limitazioni per quel che riguarda la pubblicità dei prodotti.

La nuova formula normativa, quindi, dispone il divieto di reclame che possano potenzialmente raggiungere i minori. Stop a spot su quotidiani e siti internet. Ancora ammessa, invece, “la pubblicità al cinema, su manifesti e articoli d’uso e presso i punti vendita, nonché la promozione diretta o l’invio in massa di e-mail agli adulti”. Oltre al divieto di reclame, ovviamente, c’è anche quello di vendere qualsiasi tipo di sigaretta (classica o elettronica) ai minori. Si innalza, quindi, a 18 anni, in tutto il territorio svizzero, l’età minima dei clienti cui poter far vendita di e-cig e sigarette tradizionali. In alcuni cantoni, infatti, attualmente non vi è alcun vincolo di età minima mentre in altri vi è quello dei 16 anni.

Le restrizioni, proseguendo, colpiranno anche la distribuzione promozionale dei prodotti in questione, come quella che avviene per mano di hostess nel contesto di manifestazioni e kermesse varie.

Allo stesso modo sarà proibito che attività di sponsorizzazione, sempre durante manifestazioni e simili, abbia ad oggetto materiali legati al fumo, tradizionale o elettronico che sia.

Uguali limitazioni anche per i prodotti del tabacco destinati a essere riscaldati (narghilé).