Caso Oms-cig elettroniche, “informazione manipolata”

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La notizia della presunta condanna espressa dall’Oms allo svapo ha suscitato la reazione di parte della scienza. Almeno di quella che, responsabilmente, ha compreso come da questa vicenda potesse rischiare di uscire un’informazione distorta.

L’Oms, come detto, nel noto comunicato non condanna la sigaretta elettronica affermando, anzi, come la stessa sia meno nociva del fumo tradizionale. Non fa bene, questo il senso, ma sicuramente meno male di sigarette e dintorni.

Il guaiaccio, in realtà, l’ha determinato in parte proprio l’Organizzazione in questione concedendosi un titolo del comunicato “incriminato” molto imprudente. Quel “La sigaretta elettronica è nociva”, data l’autorevolezza dell’Istituto, ha mandato molti fuori strada. E quasi nessuno degli Organi di stampa si è preoccupato di verificare i contenuti di quel rapporto. Generando, quindi, il “mostro” di una informazione assolutamente distorta. Ad esprimere condanna rispetto al polverone levatosi, come detto, sono stati due big del settore quali Riccardo Polosa e Gerard Dubois.

“Mi spiace constatare come i media (e soprattutto le agenzie di stampa italiane) continuino ad insistere ed a manipolare l’informazione scientifica. Si formulano titoloni che non rispecchiano il contenuto dei documenti presentati dalle autorità – così il primo, docente ordinario presso l’Università di Catania nonché direttore del “Coehar” – In tal modo si spaventa inutilmente l’opinione pubblica. Nel suo recente report, l’Oms ribadisce semplicemente quello che sappiamo da anni. E precisamente che, innanzitutto, queste nuove tecnologie sostitutive delle sigarette convenzionali non sono completamente risk-free e che inoltre vanno regolamentate. Lo scoop non esiste”.

Ancora più colorito, proseguendo, il giudizio, in merito, di Gerard Dubois, accademico francese

“Chi paragona la sigaretta elettronica a quella tradizionale – ha fatto presente l’accademico d’Oltralpe è come se paragonasse una pistola a tappo ad un cannone”.

Guida da dodici anni dell’ “Alliance contre le tabac” e da ben sedici del “Comité national contre le tabagisme”, Dubois, con riferimento alla questione Oms-sigarette elettroniche, ha a chiare lettere parlato di “un incredibile errore di comunicazione”.

Anche in Francia, il titolo del comunicato, non esattamente corrispondente alla sostanza dello stesso, ha determinato un pauroso effetto domino. Con l’agenzia di stampa “France press” che ha rilanciato a caratteri cubitali la notizia relativa alla presunta tossicità della “elettronica” e, a catena, piccoli e grandi Organi di informazione.

Dubois, però, è chiaro “Si può affermare che in commercio non esista prodotto più pericoloso delle sigarette. Esse uccidono più della metà dei suoi consumatori”. Palla al centro